Homomonument: imparare dal passato per camminare verso il futuro
Amsterdam è da sempre una città molto aperta e attenta alla liberta di pensiero di ciascun individuo. La città non potè essere indifferente a ciò che accadde nel 1970 e che venne giudicato come una vera vergogna. Alcuni attivisti omosessuali vennero arrestati dalla polizia dopo aver cercato di portare una corona di fiori al Monumento Nazionale in Piazza Dam . Da qui lo sdegno della città e l'idea di realizzare un monumento permanente dedicato alle vittime omosessuali che sono stati soggetti a persecuzioni proprio a causa del loro orientamento sessuale.
Nel 1980 diversi artisti vennero invitati a presentare un progetto ad una giuria che scelse il progetto di Karin Daan, artista olandese originaria della provincia del Limburgo, basato sul triangolo rosa, tristemente noto per essere stato il simbolo degli omosessuali internati nei campi di concentramento della Germania nazionalsocialista e divenuto successivamente, insieme alla bandiera arcobaleno, simbolo per i movimenti di emancipazione omosessuale.
foto di Ir via flickrIl triangolo rosa: tra passato, presente e futuro
Inaugurato il 5 settembre del 1987 lungo il canale Keizergracht, nei pressi della Westerkerk, l'Homomonument è composto da tre grandi triangoli di granito rosa, disposti sul terreno in modo da formare, grazie a una sottile linea di mattoni rosa che li unisce, un ulteriore triangolo più grande, del lato di 36 metri.
La posizione scelta per la collocazione del monumento è altamente simbolica dal momento che le punte dei tre triangoli sono orientate verso verso tre luoghi importanti per il valore del messaggio che l'opera trasmette.
Alto valore simbolico è dato anche dall'altezza di ciascun triangolo rispetto al terreno, ad indicare le tre dimensioni temporali:
- Il triangolo a livello del suolo indica il passato ed è orientato verso la casa di Anna Frank, ragazza ebrea simbolo delle deportazioni. Su questo triangolo è stata inciso il verso di una poesia di un autore olandese ed ebreo, Jacob Israël de Haan, che recita “Un infinito desiderio di amicizia”, a simboleggiare l'insegnamento che viene dal tempo passato a non commettere di nuovo errori atroci.
- Il presente è rappresentato dal triangolo che si protende verso l'acqua del canale Keizergracht, punta verso il Monumento Nazionale, costruito nel 1956 nella Piazza Dam in memoria di tutte le vittime della seconda guerra mondiale e crea un luogo di incontro per le persone che si vogliono fermare e riflettere.
- Il terzo triangolo si erge sulla piazza a rappresenta la speranza del futuro ed è rivolto in direzione della sede del COC, il movimento per i diritti omosessuali fondato nel 1946.
Amsterdam, portavoce dei diritti di ciascun individuo
Il monumento è stato realizzato con l'intento di commemorare le vittime omosessuali di ogni tipo di discriminazione e ha l'intento di supportarli nella lotta contro il rifiuto, l'oppressione e la discriminazione un passo molto importante nell'affermazione dei diritti. L'Homomonument, primo monumento al mondo dedicato alla comunità omosessuale, rappresenta un passo importante a livello internazionale, fatto proprio qui ad Amsterdam, città da sempre attenta e aperta a queste tematiche.
- Proprio quest'anno ricorre il quindicesimo anniversario del primo matrimonio gay, celebrato ad Amsterdam nel 2001. La cerimonia rappresentò un passo molto importante, una conferma della dichiarazione scritta da Spinoza, importante filosofo olandese di origine portoghese: “Lo scopo dello stato è la libertà”. Da allora più di 20 Paesi e molti stati americani hanno seguito questo esempio, dichiarando la libertà di amare senza limiti e confini diritto fondamentale di ciascun individuo.
Una versione in miniatura dell'Homomonument si trova al Parco Madurodam de L'Aia. Il modello in scala venne presentato il 24 ottobre, 2006, dal sindaco di Amsterdam Job Cohen e dal presidente del COC Frank van Dalen.